B&B GA_20
Palermo – Sicilia (IT)
- Ristrutturazione appartamento da destinare a B&B
- Stato: realizzato
- Progetto: Gennaio 2020
L’appartamento si trova all’interno del centro storico della città di Palermo, nell’antico quartiere arabo della Kalsa, racchiuso nel quadrilatero che si genera fra Via Maqueda, Via Vittorio Emanuele, Via Lincoln ed il fronte a mare della città in corrispondenza del Foro Italico (sulla prosecuzione della Cala, molo più antico di Palermo). In particolar modo, l’unità immobiliare si affaccia su Piazza Aragona ed è situato al primo piano di una palazzina storica, il cui accesso è collocato all’interno di una piccola corte cui si accede dal portone prospiciente la piazza.
Data la sua posizione strategica, la richiesta dei committenti è stata quella di trasformare l’appartamento in un Bed&Breakfast, creando il massimo numero di camere possibili dotandole di servizio igienico e mantenendo il carattere identitario di questa struttura storica, preservandone gli elementi caratteristici.
STATO DI FATTO
La proprietà in oggetto è costituita dall’appartamento sito al primo piano della palazzina ed anche dal vano scala che dalla corte interna porta al livello superiore. Qui si trova un comodo disimpegno dal quale è possibile accedere a sinistra al vano più grande dell’appartamento, collegato a sua volta ad un’altra stanza e quest’ultima ad un’altra ancora. Ad esse è possibile accedere anche tramite due disimpegni – anch’essi collegati fra loro – che conducono ad un piccolo corridoio (che presenta gli accessi a due servizi igienici distinti) alle spalle dell’ingresso.
Al lato destro di quest’ultimo si trova invece un altro corridoio (che distribuisce lateralmente altri due piccoli bagni), al termine del quale vi è l’ultimo vano dell’appartamento: qui si trova – nascosta da una porta – una scala che conduce al piano tecnico che sovrasta l’appartamento costituito dall’intercapedine generata fra la copertura e le volte a schifo di cui dispone l’unità abitativa. Dall’ultimo vano sopracitato è possibile accedere, superando una differenza di quota colmata con gradini ad un balcone che si affaccia sulla corte interna.
STATO DI PROGETTO
Il progetto architettonico di tale unità abitativa ha tenuto conto di tutti i vincoli derivanti dal fatto che la struttura è sita in centro storico: questo ha comportato l’assunzione di determinate scelte architettoniche ed estetiche subordinate e strettamente vincolate al carattere storico di quest’abitazione.
La presenza di volte a schifo su tutti e quattro i vani – adibiti ora a camere della nuova struttura ricettiva – ha fortemente vincolato la distribuzione interna degli spazi. In particolar modo, in ogni stanza è stato creato un nuovo servizio igienico senza stravolgere l’assetto originario. Per ognuna delle quattro camere è stato scelto di annullare otticamente l’arredo – ora in una colorazione bianco ottico – al fine di smaterializzarlo. Il colore è stato però ampiamente fornito dalle superfici architettoniche orizzontali delle diverse stanze: poiché le volte a schifo non decorate si presentavano in ottime condizioni, si è scelto di mantenerle e di valorizzarle dipingendole di colori diversi – uno per ogni stanza – e di abbinare a tali sfumature la pavimentazione costituita da piastrelle declinate cromaticamente con un colore per stanza, lo stesso del soffitto.
Ognuna delle quattro stanze presenta scelte architettoniche diverse, accomunate però dalle medesime scelte estetiche: immediatamente sotto ad ognuna delle volte di ogni stanza sarà realizzata una cornice bianca in gesso – visivamente e volumetricamente poco invasiva – che nasconde al suo interno il sistema di illuminazione principale dell’intero ambiente, costituito da strisce led ad alta luminosità che costituiranno un sistema di gole luminose perimetrali e che proietta la luce sulla superficie voltata, usata come riflettore.
Ogni stanza presentava delle aperture che le collegavano l’una all’altra che sono state chiuse e divise con pannellature in cartongesso ed isolante acustico. Ognuna di esse verrà mantenuta e dipinta (per ciascuno dei due lati) del medesimo colore del soffitto, per sottolinearne l’identità.
Nel primo ambiente si è scelto di inserire il bagno all’interno dell’area del vano già esistente ma dotandolo di un’altezza inferiore alla quota di spiccato della volta a schifo: in tal modo, si è mantenuto l’intero volume esistente, nonostante la creazione di un nuovo parallelepipedo interno. Con lo stesso obiettivo, nelle altre due camere adiacenti di minore superficie si è scelto di inserire i due bagni sfruttando gli spazi destinati ai precedenti disimpegni.
L’ultima camera, distaccata dalle precedenti, è stata pensata come un mini appartamento, al fine di rispondere alle esigenze dei diversi ospiti: a differenza delle precedenti, essa presenta un piccolo disimpegno che conduce in fondo alla camera, dotata di parete cucina. È possibile accedere poi all’ampio bagno, pensato come un grande ambiente dedicato al comfort e al relax. Data la sua particolare forma a T, derivante dalla presenza di muratura portante che gira attorno ad esso, è stata prevista una divisione funzionale in quanto sul punto d’intersezione della T sono stati inseriti tre gradini che conducono ad una piattaforma sopraelevata in cui è presente un’ampia doccia dotata di illuminazione cromoterapica ed una grande vasca idromassaggio incassata filo pavimento.
Nel disimpegno è stato eliminato l’intero tramezzo di separazione fra il vano scala e l’appartamento, inserendo sulla precedente sagoma un parapetto in vetro per aumentare la continuità fra i due livelli. L’accesso allo spazio tecnico soprastante le volte a schifo è stato spostato eliminando la vecchia rampa di scale e prevedendo soltanto un piccolo accesso a scomparsa raggiungibile con una scala. All’interno degli spazi comuni è stato anche inserito un piccolo ripostiglio.